Il Vinyasa in Janu Sirsasana

Il Vinyasa di Janu Sirsasana

La posizione di partenza non è contata come un Vinyasa , il corpo e la mente sta prendendo atto della posizione, quindi la gamba sinistra è distesa , il tallone sinistro è a martello idem il destro per l’attivazione di mulabanda, la schiena è dritta spalle aperte torace attivo , lo sguardo davanti a noi.

 

 

 

  • Primo Vinyasa inspiro e porto le braccia verso l’alto, qui sia ha un apertura delle spalle e del torace, le braccia e le mani sono attive e vogliono toccare il soffitto. Entrambi i piedi sono a martello, lo sguardo va già direzionato verso l’aggancio.
  • Secondo Vinyasa espiro e tenendo l’allungamento prendo il piede , la caviglia o quello che raggiungo, lo sguardo va al ginocchio.
  • Terzo vinyasa inspiro e tenendo l’aggancio mi apro di nuovo allungando ulteriormente la schiena, lo sguardo va al terzo occhio.
  • Quarto Vinyasa espiro e scendo nella mia posizione finale confortevole, i talloni sono sempre a martello e il quadricipite sinistro è attivo per l’allunamento posteriore della gamba, lo sguardo va al ginocchio.

Tengo il quarto vinyasa quanto sto comodo inspirando ed espirando in modo profondo.

È un allungamento verso il piede non solo una chiusura rendi attivo questo consiglio, immagina di  portare la tua fontanella in avanti verso il piede , è l’addome che deve toccare la coscia , la schiena deve essere dritta in qualunque posizione io sia.

  • Quinto vinyasa inspiro e tenendo l’aggancio mi apro di nuovo allungando ulteriormente la schiena, lo sguardo va al terzo occhio.
  • Sesto Vinyasa espiro e porto le braccia verso l’alto, qui sia ha un apertura delle spalle e del torace, le braccia e le mani sono attive e vogliono toccare il soffitto. Entrambi i piedi sono a martello, lo sguardo lo porto tra le mani.

Inspiro rimango ed espirando torno nella posizione di partenza e poi posso fare una transizione e ripeto l asana dalla parte opposta.

By Massimiliano Cadenazzi

JIGYASA HAMSA JACOB MASSIMILIANO CADENAZZI Fondatore Shanta Pani School ITALIA Fedele al precetto delle sacre scritture dello Yoga e dei Vedanta, si attiene al metodo Yoga di Patanjali – “lascia fluire, lascia scorrere dentro di te la pratica, rispettando il tuo essere, nessuna forzatura deve esserci, neppure nella tua persona” – è formatore principale di Shanta Pani School. Ha fondato la prima rete di Centri Olistici in Italia che si avvale di operatori qualificati in più campi del Benessere Psicofisico (www.shantapanischool.com). Ha ideato e realizzato, coadiuvato da un gruppo d’insegnanti Yoga e operatori olistici, il primo FREE YOGA FESTIVAL in Italia, che si prefigge anche il compito di raccogliere fondi che vengono devoluti in beneficienza. Ha pubblicato “PENSIERI FOLLI DI UN MAESTRO YOGA” e “DIALOGHI TRA UN MAESTRO E UN VIAGGIATORE”. Ha messo in scena ”PENSO POSITIVO MA NON VUOL DIRE CHE NON CI VEDA” e ”DIO, L’UOMO E LE RELIGIONI”, entrambe piece teatrali interattive. COMPETENZE Ha a suo carico più di 35 anni di esperienza nello Yoga. Ha frequentato gli Ashram di Sivananda e Ananda e molteplici corsi con Manju Jois. Il suo percorso, inoltre, è arricchito da una ricerca continua frequentando scuole di Iyengar Yoga, Ashtanga Vinyasa Yoga, Kundalini Yoga, Raja Yoga. È insegnante certificato YOGA ALLIANCE E-RYT200, RYT500, RCYT, RPYT e YACEP. È insegnante Yoga donne in gravidanza e per bambini secondo il metodo Junghiano, riconosciuto dallo Y.A.N.I. E’ terapeuta in Ayurveda e specializzato nell’utilizzo delle piante officinali È specializzato in tecniche di rilassamento e pratiche decontratturanti, abilitanti per un trattamento terapeutico generale. È istruttore di Pilates Mat. È operatore di Kinesiologia Applicata ed esperto in Trigger Point e Kinesiotaping. Svolge seminari e anima scuole di formazione per vari centri in Italia, presso le sedi in Italia e la Scuola Ananda Ashram di Milano.

Connetti con me