Meditazione e Dhyana

La meditazione e Dhyana possono sembrare la stessa cosa , ma non è così.

La meditazione è forzata, cioè devi entrare in quello stato forzatamente, sedendoti e rimanendo concentrato nel tuo respiro, facendo un mantra, chiudendo gli occhi, cercando di svuotarti e ogni cosa che farai ti allontanerà da essa la meditazione, e tu tra un respiro e l’altro cercherai di capire se ci sei o no: lì cadranno tutti gli sforzi poiché sei ancora fuori dalla meditazione, e allora risistemerai la tua postura, perché le ginocchia saranno dolenti, la schiena fa fatica, il respiro vaga come vuole perché il tuo corpo non sta bene, la mente si focalizzerà su questo.

E tu di nuovo ti concentrerai sul tuo respiro, su un mantra, e da fuori arriva un suono entrerà dentro di te e avrai perso di nuovo la concentrazione nella meditazione; poi il cambio della luce della candela ti porterà  alla candela, e tu sarai ancora fuori dal ritiro dei sensi, ma non demordere, continua, lascia andare ogni cosa, non dare peso. Tra un respiro e l’altro in assenza di ossigeno capterai un microsecondo che di la c’è qualcosa eccolo eccolo lo sento, e li avrai già perso la concentrazione della meditazione, e sarà un altalenare dentro e fuori.

Il corpo presto si stuferà , la respirazione cesserà di essere consapevole, ti alzerai e andrai a fare un giro e fino alla prossima meditazione non ci penserai più. Il concetto principale è che prima di fare meditazione devi imparare a rendere il tuo corpo stabile e puoi riuscirci attraverso gli asana, e per rendere consapevole il tuo respiro prima devi aver acquisito il pranayama.

Questa è la Meditazione cioè devi pensare prima di entrarci e poi lavorarci, si entra in dharana e pratyahara concentrazione e ritiro dei sensi questa è meditazione e puoi farlo solo attraverso asana e pranayama.

Dhyana invece cosa è ?

È uno stato, semplicemente entra.

Ti sei mai accorto che ad un certo punto entri in contatto con il tutto cioè la tua mente scompare ?

Guarda i bambini: ogni tanto si bloccano ad occhi sbarrati immobili fissano nel vuoto, guarda gli animali anche loro fanno, rimangono lì sembra che abbiano bloccato anche il sistema respiratorio, invece respirano ma è talmente delicato che non si vede , gli occhi fissano nel vuoto fermi immobili, persino le vibrisse di un gatto si bloccano, tutto intorno a loro si blocca come in una bolla ecco loro sono in Dhyana.

A volte capita anche a noi adulti specialmente quando abbiamo mille problemi e pensieri in testa: ad un certo punto tutto si blocca e andiamo “in fissa” come si dice in gergo. Altro che fissa: quello è il momento in cui siamo in contatto con Dhyana, dove tutto scompare, oggetti, profumi, noi stessi,  dove non sappiamo dove siamo e poi ritorniamo perché la mente razionale ci vuole indietro perché senza di noi non si divertirebbe. A volte quando siamo in famiglia o con amici ed entriamo in fissa immancabilmente qualcuno ci mette la mani davanti e ci dice “ohhh sei connesso, ci sei?”. Sì  c’ero e tu mi hai rotto i coglioni distogliendomi dal tutto!

Quindi quando vedete un bambino entrare in fissa lasciatelo fare, quando vedete qualche vostro amico farlo fate silenzio aspettate che ritorni lasciatelo godersi Dhyana.

A volte Dhyana entra anche in altri momenti quando non ci rendiamo conto di fare un tragitto di strada e meccanicamente stiamo andando e raggiungiamo la meta senza accorgercene, a volte dhyana entra quando abbiamo un dejà vu li abbiamo superato la soglia dello spazio tempo.

Dedicatevi alla meditazione, ma affidatevi ad un Maestro Yoga e non ad un insegnate di yoginnastica, affidatavi a chi sa e non a chi dice di sapere

BUONA LETTURA

Massimiliano Cadenazzi

JIGYASA HAMSA JACOB MASSIMILIANO CADENAZZI Fondatore Shanta Pani School ITALIA Fedele al precetto delle sacre scritture dello Yoga e dei Vedanta, si attiene al metodo Yoga di Patanjali – “lascia fluire, lascia scorrere dentro di te la pratica, rispettando il tuo essere, nessuna forzatura deve esserci, neppure nella tua persona” – è formatore principale di Shanta Pani School. Ha fondato la prima rete di Centri Olistici in Italia che si avvale di operatori qualificati in più campi del Benessere Psicofisico (www.shantapanischool.com). Ha ideato e realizzato, coadiuvato da un gruppo d’insegnanti Yoga e operatori olistici, il primo FREE YOGA FESTIVAL in Italia, che si prefigge anche il compito di raccogliere fondi che vengono devoluti in beneficienza. Ha pubblicato “PENSIERI FOLLI DI UN MAESTRO YOGA” e “DIALOGHI TRA UN MAESTRO E UN VIAGGIATORE”. Ha messo in scena ”PENSO POSITIVO MA NON VUOL DIRE CHE NON CI VEDA” e ”DIO, L’UOMO E LE RELIGIONI”, entrambe piece teatrali interattive. COMPETENZE Ha a suo carico più di 35 anni di esperienza nello Yoga. Ha frequentato gli Ashram di Sivananda e Ananda e molteplici corsi con Manju Jois. Il suo percorso, inoltre, è arricchito da una ricerca continua frequentando scuole di Iyengar Yoga, Ashtanga Vinyasa Yoga, Kundalini Yoga, Raja Yoga. È insegnante certificato YOGA ALLIANCE E-RYT200, RYT500, RCYT, RPYT e YACEP. È insegnante Yoga donne in gravidanza e per bambini secondo il metodo Junghiano, riconosciuto dallo Y.A.N.I. E’ terapeuta in Ayurveda e specializzato nell’utilizzo delle piante officinali È specializzato in tecniche di rilassamento e pratiche decontratturanti, abilitanti per un trattamento terapeutico generale. È istruttore di Pilates Mat. È operatore di Kinesiologia Applicata ed esperto in Trigger Point e Kinesiotaping. Svolge seminari e anima scuole di formazione per vari centri in Italia, presso le sedi in Italia e la Scuola Ananda Ashram di Milano.

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